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CINESTESIA – IL CINEMA MUTO SUONATO DAL VIVO (“L’uomo con la macchina da presa”- 1929)
2 Dicembre 2017 @ 21:30
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In collaborazione con il progetto Cinestesia di Pavia, una nuova grande iniziativa culturale di Casa di Alex!
Un appuntamento trimestrale con la riproposizione di classici del cinema muto, accompagnati dal vivo da una band di 5 elementi dalle sonorità moderne che dà nuove e inaspettate sfumature a immagini immortali.
Guardare i classici del cinema muto come si faceva in origine: con la colonna sonora suonata dal vivo.
La bellezza delle immagini, inalterata nel tempo, ritrova nuova vitalità accompagnata dalle sonorità moderne del collettivo musicale bluEsForCE
“L’uomo con la macchina da presa”- 1929 regia di Dziga Vertov
bluEsForCE
Roberto Lisi : basso
Paolo Malusardi: tastiere
Alessandro Emmi: chitarra
Claudio Sambusida: batteria
Guido Tronconi: chitarra
Direzione artistica:WIlliam Novati
https://bluesforce.bandcamp.com/releases
L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov)
1929, Russia
Durata: 68′
L’uomo con la macchina da presa (Человек с киноаппаратом, Chelovek s kino-apparatom) è un film del 1929, diretto dal regista sovietico Dziga Vertov.
Il film è forse il compimento massimo (e finale) del movimento kinoglaz (cineocchio), nato negli anni venti per iniziativa di Vertov e propugnatore della superiorità del documentario sul cinema di finzione che, in sostanza, deve essere bandito perché inadatto a formare una società comunista.
Vertov raccoglie l’esperienza di anni di documentari propagandistici, le sue radici futuriste, le sue teorie secondo le quali il cinema deve essere uno strumento a servizio del popolo e della sua formazione comunista, e sublima il tutto in un’opera tecnicamente all’avanguardia e che ancora oggi colpisce per originalità e vivacità.
La giornata, dall’alba al tramonto, di un cineoperatore che riprende per lo più scene di vita quotidiana per le strade di Mosca, e che ci mostra anche la sua arditezza alla ricerca di inquadrature a sensazione, sopra, sotto o a fianco di treni in corsa. Il film si apre con il totale di una sala cinematografica che da vuota si riempie in un attimo. La stessa sala si rivedrà in chiusura del film dopo una sequenza nella quale la macchina da presa ha cominciato a muoversi da sola sul treppiedi, senza operatore, e prima di vedere la facciata del Teatro Bolshoi frantumarsi grazie ad un effetto ottico.