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GARYBALDI
20 Maggio 2017 @ 21:30
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GARYBALDI
Maurizio Cassinelli (batteria voce e percussioni)
Davide Faccioli (chitarra solista)
Marco Jon Morra (tastiere e voce)
Alessandro Paolini (basso e contrabasso)
Marco Biggi (batteria)
Per la prima volta live in Casa di Alex la storica band Garybaldi!!!
La gloriosa band che aveva tra le sue fila il compianto grande chitarrista Bambi Fossati, alternerà brani del repertorio storico a quelli dell’ultima produzione “Storie di un’altra città” (AMS Records) uscito nel 2016
https://www.facebook.com/Garybaldi-164474230609862/
Storia
I Gleemen]
La prima incarnazione dei Garybaldi si chiamava Gleemen (o I Gleemen).
Fondati nel 1965 dal chitarrista Bambi Fossati, erano costituiti da Fossati,
Maurizio Cassinelli (batteria e voce), Lio Marchi (tastiere) e Angelo Traverso
(basso). Ebbero un discreto successo con il loro primo singolo, con una cover
del brano Lady Madonna dei Beatles sul lato A e un pezzo originale, Tutto
risplende in te, sul lato B. In seguito diedero vita a un’intensa attività
concertistica, sfociata nella pubblicazione dell’album omonimo Gleemen
(1970).
Nel 1971 i Gleemen cambiarono nome in “Garybaldi”. Sul primo singolo col
nuovo nome, Marta Helmuth (1971) si legge “da oggi non ci chiamiamo più I
Gleemen, siamo i Garybaldi”.
Garybaldi
Al singolo Marta Helmuth/Corri corri corri seguì la pubblicazione del primo album
del gruppo, Nuda, di chiara ispirazione hendrixiana ma con già evidenti influssi
progressive (in particolare nel brano Moretto da Brescia). La copertina di Nuda fu
realizzata da Guido Crepax.
I Garybaldi furono uno dei gruppi di spicco del primo progressive italiano,
nell’epoca dei festival. Suonarono anche come sostenitori di artisti già
affermati come Bee Gees, Santana, Uriah Heep e Van der Graaf Generator.
La loro fama giunse anche all’estero, soprattutto in Germania, Svizzera e
Giappone.
Nel 1973 Marchi e Traverso abbandonarono; al basso subentrò Sandro
Serra. Con questa nuova formazione il gruppo incise il secondo album,
Astrolabio, di collocazione ancora più chiaramente progressive (significativa
in questo senso già la struttura del disco, con due soli brani, Madre di cose
perdute e Sette?). L’album fu comunque accolto in modo più tiepido rispetto
al precedente e poco tempo dopo la pubblicazione il gruppo si sciolse.
Progetti alternativi
Nel 1974 Fossati tornò sulla scena musicale con un nuovo gruppo, Bambibanda e
Melodie, di cui faceva parte anche l’ex-Garybaldi Cassinelli; al basso c’era Roberto
Ricci e alle percussioni l’indiano Ramasandiran Somusundaram. Il gruppo ebbe vita
breve ma incise un album omonimo, Bambibanda e Melodie.
In seguito, Fossati si dedicò ad approfondire lo studio della chitarra, e (col
nuovo gruppo Acustico Mediterraneo sperimentò l’uso dello strumento
acustico).
Reunion
I Garybaldi tornarono insieme nel 1990 con il nuovo album Bambi Fossati &
Garybaldi. Della formazione facevano parte, oltre a Fossati e Cassinelli, Marco
Mazza (chitarra) e Carlo Milan (basso). Nel 1993 accompagnato dai musicisti
genovesi Ricky Barbera al basso e (Mario Giovanetti) alla batteria, realizzano un
album live Bambi comes alive, che include vecchi pezzi dei Gleemen, cover di
Hendrix e Astrolabio 2 . Dopo un lungo periodo di silenzio e un ulteriore cambio di
formazione con Fabrizio Nuovibri al Basso ed Emanuele Strano alla Batteria, nel
2000 hanno inciso l’ultimo lavoro, La ragione e il torto, un album di blues metal
(così definito nel booklet a cura di Giordano Casiraghi) che si allontana in modo
piuttosto netto dal progressive dello stile classico del gruppo.
Nel 2011, la formazione si riunì con Maurizio Cassinelli e Angelo Traverso ma
senza Bambi Fossati, indisponibile per problemi di salute, sostituito dal
chitarrista Riky Pelle. La formazione, con l’aggiunta di Marco Zoccheddu
(Nuova Idea) alla chitarra e alla voce, partecipò alla seconda rassegna Prog
Exhibition, tenutasi a Roma 21 e il 22 ottobre 2011 insieme a gruppi nazionali
(Stereokimono, Oak, Saint Just Again, Balletto di Bronzo, Arti & Mestieri, Il
Bacio della Medusa, New Goblin, Toad, Biglietto per l’Inferno.folk), ed
internazionali (Maartin Allcock dei Fairport Convention, Richard Sinclair dei
Caravan, Mel Collins dei King Crimson, Martin Barre dei Jethro Tull, Steve
Hackett dei Genesis). [1].
Nel 2014, Bambi Fossati muore a seguito di una lunga malattia. Nel 2016
esce il disco Storie di un’altra città, in cui l’unico membro della formazione
originale resta il batterista Maurizio Cassinelli[2].