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CINESTESIA – IL CINEMA MUTO SUONATO DAL VIVO (“Il Fantasma dell’Opera” -1925)
12 Maggio 2018 @ 21:30
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In collaborazione con il progetto Cinestesia di Pavia, una nuova grande iniziativa culturale di Casa di Alex!
Un appuntamento bimestrale con la riproposizione di classici del cinema muto, accompagnati dal vivo da una band di 5 elementi dalle sonorità moderne che dà nuove e inaspettate sfumature a immagini immortali.
Guardare i classici del cinema muto come si faceva in origine: con la colonna sonora suonata dal vivo.
La bellezza delle immagini, inalterata nel tempo, ritrova nuova vitalità accompagnata dalle sonorità moderne del collettivo musicale bluEsForCE
bluEsForCE
Roberto Lisi : basso
Paolo Malusardi: tastiere
Alessandro Emmi: chitarra
Claudio Sambusida: batteria
Guido Tronconi: chitarra
Direzione artistica:WIlliam Novati
https://bluesforce.bandcamp.com/releases
Il Fantasma dell’Opera (Rupert Julian)
1925, USA
Durata: 93′
Il fantasma dell’Opera (The Phantom of the Opera) è un film muto del 1925, diretto da Rupert Julian.
Questa prima trasposizione cinematografica del romanzo omonimo di Gaston Leroux è generalmente considerata una tra le più riuscite e suggestive.
ll regista resta vicino allo spirito della penna di Leroux (pur prediligendone i tratti più tenebrosi), dando vita ad un mondo oscuro e misterioso, evocando atmosfere gotiche che faranno scuola (influenzando tutti i grandi horror degli anni Trenta) in cui si fondono orrore e romanticismo. La sceneggiatura di Elliot J. Clawson e Raymond L. Schrock riprende con grande fedeltà le pagine del romanzo originale (prendendosi qualche licenza solo nel finale), limitandosi a sfrondarlo degli elementi meno essenziali per concentrarsi sulla componente gotico-orrorifica e romantica (ma trova anche spazio per la descrizione del mondo dell’opera e per gustosi siparietti semi-brillanti), con particolare attenzione alla figura del Fantasma, figura oscura e romantica in cui convivono malvagità quasi demoniaca e una commovente e tragica umanità.
Tra gli elementi più apprezzati del film, l’interpretazione di Lon Chaney, che offre quella che da molti è considerata una delle sue migliori prove d’attore, creando un personaggio destinato a restare fissato indissolubilmente nell’immaginario collettivo (sinonimo stesso di Fantasma dell’Opera almeno sino all’avvento di Michael Crawford).
Più che gli elementi orrorifici (che dovevano apparire realmente spaventosi negli anni Venti), lo spettatore contemporaneo può apprezzare la straordinaria forza evocativa e l’atmosfera inquietante e fantastica, fatta di candelabri, ragnatele, scenografie spettrali, ancor oggi intrigante ed efficace.
Tra le sequenze più celebri, quella in cui Christine scopre il volto di Erik mentre questi suona l’organo (inquietante anche ai giorni nostri) e l’ingresso del Fantasma al ballo mascherato da Morte Rossa (entrambe virate, rispettivamente in blu e in rosso).